Luogo di spiritualità innata, dove lo sgorgare dell’acqua si deve ad un miracolo di San Pietro, ancora oggi Spao Borgo San Pietro continua a mantenere i suoi contorni di oasi di benessere unica e preziosa, in cui ritrovare il proprio equilibrio immersi nella natura e nella semplicità.
L’intero borgo medievale è stato riportato a nuova vita nel 2005, dopo 5 anni di minuziosi ed importanti lavori di restauro voluti e seguiti passo dopo passo dall’imprenditore Stefano Magini. Opere che l’hanno trasformato nella struttura ricettiva d’eccellenza che è oggi: uno spazio immerso nel cuore verde d’Italia, in cui il lusso passa attraverso la semplicità e l’accuratezza dei dettagli.
I fabbricati, infatti, sono stati tutti smontati, pietra per pietra, consolidati e ricostruiti con i materiali originali; nel rigoroso rispetto delle tecniche ricostruttive. Così, ogni angolo di Spao Borgo San Pietro racconta una storia, trasmette le emozioni del passato che è stato, immerge gli ospiti in un’atmosfera spirituale, di profondo contatto con la natura e dunque se stessi.
Le opere di restauro del borgo medievale umbro fanno parte del progetto che lo stesso imprenditore Stefano Magini, cuore e mente della rinascita di Spao Borgo San Pietro, ha ribattezzato “L’Italia che eravamo”: “Il nostro progetto vuole proseguire il cammino iniziato dai monaci Benedettini – racconta -, percorso poi dai tanti contadini che si sono avvicendati fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’obiettivo di offrire ai nostri ospiti tutta la bellezza della natura e la potenza dell’acqua”.
Ed ecco che torna l’acqua, fonte di vita, a cui il borgo deve il suo nome: San Pietro, sbarcato a Pisa sulla via Francigena, in questo luogo ameno fece sgorgare l’acqua per dare il Battesimo. E il termine “aquae ortus” significa proprio “sorgente d’acqua”.